NUTRI-SCORE: quanto è utile?
Nell’ambito della strategia Farm to Fork, il 20 maggio 2020, la Commissione Europea ha proposto azioni per consentire ai consumatori di fare scelte alimentari sane.
L’introduzione di un’etichetta nutrizionale sulla parte anteriore del packaging di un alimento (Front Of Pack Nutritional Labelling o FOPNL) si annovera tra queste.
Lo scopo delle FOPLN è di aiutare i consumatori nelle loro scelte alimentari fornendo informazioni nutrizionali a colpo d’occhio.
La FOPNL più popolare e controversa è sivuramente il Nutri-score.
Cos’è il Nutri-score?
Il Nutri-Score è un sistema di classificazione dei prodotti alimentari.
Il Nutri-score è stato sviluppato per fornire un’indicazione chiara e semplice sulla qualità nutrizionale di un alimento, al fine di favorire scelte alimentari più consapevoli e promuovere una dieta equilibrata.
Chi ha proposto il Nutri-score?
Il sistema Nutri-Score è stato sviluppato da un team di ricercatori dell’Università di Digione, in Francia, sotto la supervisione del Prof. Serge Hercberg.
Il Nutri-score è stato introdotto inizialmente in Francia nel 2017, per poi essere adottato anche in altri paesi europei, come Belgio, Spagna, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svizzera.
Il processo di sviluppo del Nutri-Score ha coinvolto un’ampia revisione della letteratura scientifica sulle relazioni tra alimentazione e salute, nonché la valutazione degli schemi di etichettatura nutrizionale esistenti in diversi paesi.
Sulla base di queste evidenze, il team di ricerca ha progettato un sistema di classificazione dei prodotti alimentari che fosse semplice da comprendere per i consumatori e che consentisse una valutazione comparativa della qualità nutrizionale degli alimenti.
Come funziona il Nutri-score?
L’algoritmo Nutri-Score è basato su una formula che tiene conto di diversi componenti nutrizionali presenti in un alimento.
Gli alimenti sono suddivisi in 4 categorie:
- Solidi e liquidi
- Formaggi, formaggio fuso o specialità di formaggio
- Oli vegetali, burro, panna e derivati del latte usati come grassi
- Bevande, succhi di verdura, succhi di frutta, nettare e frullati
Le componenti nutrizionali sono pesate in base alla loro importanza relativa per la salute umana e sono categorizzati in componenti negative (calorie, grassi, grassi saturi, sale, zuccheri) e componenti positive (fibra, proteine, presenza di frutta e verdura).
Il valore finale sia ottiene sottraendo le componenti positive da quelle negative, ottenendo cosi una scala di valori riassunti in una lettera dell’alfabeto (da A ad E) e in un colore specifici: la A identifica alimenti salutari la E invece alimenti da evitare
Quali fattori nutrizionali sono inserite nell’algoritmo del Nutri-score?
Le componenti nutrizionali considerate nell’algoritmo Nutri-Score sono suddivise in:
Componenti negative
- Energia: Il contenuto calorico totale dell’alimento viene preso in considerazione, con un’attenzione particolare alla quantità di calorie provenienti da zuccheri e grassi saturi.
- Zuccheri: Viene considerata la quantità di zuccheri totali nell’alimento.
- Grassi saturi: Il contenuto di grassi saturi nell’alimento viene valutato, poiché l’eccessivo consumo di grassi saturi può essere associato a problemi di salute.
Ne sono un esempio l’aumento del colesterolo LDL (cattivo) e l’aumento del rischio di malattie cardiache.
- Grassi totali: La quantità di grassi totali nell’alimento è considerata, ma in modo meno influente rispetto ai grassi saturi.
Tuttavia, il contenuto di grassi totali viene comunque considerato nel calcolo complessivo del punteggio.
- Sodio: Il contenuto di sale (sodio) nell’alimento viene preso in considerazione, poiché un suo eccesso può contribuire all’aumento della pressione sanguigna e al rischio di malattie cardiovascolari.
Componenti positive
- Fibre, proteine e contenuto di frutta e verdura: Gli alimenti che contengono una quantità significativa di fibre, proteine, frutta e verdura ricevono dei punti positivi aggiuntivi.
Focus sugli zuccheri
Per il calcolo dell’impatto degli zuccheri, esiste un cut-off di 4,5 grammi di zuccheri totali per 100 grammi di prodotto, stabilito sulla base di diverse considerazioni.
Valori superiori a 4,5 g/100 g sono considerati negativi per la salute
Il valore di 4,5 grammi di zuccheri totali è stato determinato tenendo conto delle raccomandazioni nutrizionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e delle linee guida dietetiche di vari paesi.
Queste raccomandazioni suggeriscono di limitare il consumo di zuccheri aggiunti a non più del 10% delle calorie totali giornaliere (su 2000 kcal/die).
Focus sui grassi saturi
Analogamente a quanto detto per gli zuccheri, anche per i saturi esiste un cut off di 4,7 g/100 g
Nel sistema Nutri-Score, il cut-off per i grassi saturi è di 4,7 grammi per 100 grammi di prodotto.
Valori superiori sono considerati negativi per la salute,
Il cut-off di 4,7 grammi di grassi saturi nel Nutri-Score è stato scelto sulla base di raccomandazioni nutrizionali internazionali.
Ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce che l’assunzione di grassi saturi non superi il 10% delle calorie totali giornaliere, sempre su un fabbisogno di 2000 kcal/die, preso come riferimento.
Per tutti gli altri fattori, non esistono cut-off precisi ma indicazioni che variano da un paese all’altro.
Un focus sulle proteine
Un discorso a parte va fatto per le proteine che non vengono sempre incluse nel calcolo del Nutri-Score.
Le proteine sono considerate positive perché possono influire sul profilo nutrizionale generale dell’alimento e sulla sua qualità complessiva in diversi modi:
- Sazietà: Le proteine sono nutrienti che tendono a fornire una maggiore sensazione di sazietà rispetto ai carboidrati o ai grassi.
Pertanto, un alimento ricco di proteine può contribuire a una sensazione di soddisfazione più duratura dopo il consumo.
- Costruzione e riparazione dei tessuti: Le proteine sono fondamentali per la costruzione, il mantenimento e la riparazione dei tessuti nel corpo umano, come i muscoli, la pelle, i capelli e le unghie.
Un alimento che fornisce una quantità adeguata di proteine di alta qualità (ovvero con un corretto apporto di tutti gli amminoacidi essenziali) può contribuire a un profilo nutrizionale più equilibrato.
- Fonte di nutrienti: Alcuni alimenti ricchi di proteine possono fornire anche altri nutrienti importanti come vitamine (vitamina B12), minerali (ferro, zinco, magnesio) e acidi grassi essenziali come gli omega-3.
Il peso delle proteine nel Nutri-score
Nel sistema Nutri-score le proteine non hanno un punteggio separato e non è stato proposto un valore cut-off.
Le proteine quindi, non influiscono direttamente sul punteggio finale dell’alimento.
Tuttavia, esse vengono incluse nel calcolo solo se un alimento presenta un punteggio per fattori negativi minore di 11.
Questo fa si che il valore finale del Nutri-score non sia influenzato dalle proteine.
Ad esempio una barretta proteica ricca di grassi e zuccheri non è più salutare di una barretta non proteica solo per il fatto di contenere più proteine!
L’unico caso in cui le proteine vengono sempre contate nel calcolo del Nutri-score è quando queste fanno parte degli alimenti del gruppo 2 (formaggi).
Ciò è dovuto alla particolare composizione di questi alimenti spesso ricchi di grassi e sale ma anche utili per un’alimentazione bilanciata.
Nutri-score: PRO e CONTRO
Il sistema Nutri-Score ha suscitato un dibattito e presenta sia pro che contro.
Tali controversio di fatto ne hanno limitato la diffusione come metodo FOPNL univocamente condiviso in EU.
In Italia, ad esempio, non è mai stato adottato.
Pro del Nutri-Score:
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Semplicità
Il Nutri-Score fornisce un’etichetta nutrizionale semplice da comprendere per i consumatori.
Attraverso un sistema di colori e lettere, consente di valutare rapidamente la qualità nutrizionale di un alimento.
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Promozione di scelte alimentari più sane
Il Nutri-Score penalizza alimenti ad alto contenuto di zuccheri, grassi saturi e sodio, incoraggiando le persone a scegliere alimenti con un profilo nutrizionale migliore.
Questo può aiutare a combattere problemi come l’obesità e le malattie croniche correlate all’alimentazione.
Contro del Nutri-Score:
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Semplificazione eccessiva
Il Nutri-Score semplifica troppo la valutazione nutrizionale degli alimenti.
Inoltre, non tenendo conto di tutti i nutrienti e delle caratteristiche specifiche di ciascun alimento, favorisce una visione dicotomica degli alimenti.
Questa divisione degli alimenti è alla base della diet culture, un atteggiamento che invece bisognerebbe scardinare, in favore di una visione più rilassata e senza giudizio.
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Mancanza di contestualizzazione
Il Nutri-Score valuta gli alimenti in base ai loro contenuti nutrizionali senza considerare il contesto o i modelli alimentari complessivi.
Ciò potrebbe portare a una valutazione distorta di alcuni alimenti tradizionali o di prodotti regionali.
Inoltre
Nel sistema Nutri-Score, il cut-off per i grassi saturi è di 4,7 grammi per 100 grammi di prodotto.
Valori superiori sono considerati negativi per la salute,
Il cut-off di 4,7 grammi di grassi saturi nel Nutri-Score è stato scelto sulla base di raccomandazioni nutrizionali internazionali.
Ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce che l’assunzione di grassi saturi non superi il 10% delle calorie totali giornaliere, sempre su un fabbisogno di 2000 kcal/die, preso come riferimento.
Inoltre, il Nutri-score non dà indicazione sulla porzione che è la quantità effettiva che viene consumata.
Un conto infatti, è mangiare 100g di parmigiano (Nutri-score D), un conto una porzione da 30g dove anche i nutrienti negativi vengono drasticamente ridimensionati.
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Limitazioni nell’interpretazione
Il Nutri-Score può portare a un’eccessiva focalizzazione su un singolo punteggio.
Ciò può portare a non considerare altri aspetti come la qualità degli ingredienti, le pratiche agricole sostenibili o le caratteristiche specifiche di una dieta.
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Mancanza di standardizzazione
Il Nutri-Score è stato adottato in diversi paesi, ma con delle differenze.
Il riferimento a linee guida e raccomandazioni nutrizionali differenti può portare a discrepanze nei valori cut-off e nelle valutazioni, rendendo difficile una standardizzazione internazionale.
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Mancata valutazione dell’apporto di additivi (edulcoranti, coloranti, conservanti ecc)
In tutto ciò quindi il Nutri-score non permette di educare a una corretta alimentazione dove tutti gli alimenti sono concessi.
Manca infatti i concettti di giusta quantità e di frequenza di consumo, giornaliera e settimanale.
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