Un sabato mattina mentre assistevo ad una lezione sulle tematiche dell’alimentazione nello sport il prof esordì dicendo: “lo sportivo d’élite è un mondo a parte”.

Fu lì che capì quanto diverso sia l’approccio alla nutrizione di chi fa dello sport la propria professione rispetto a chi ricerca il lato estetico e salutare della pratica sportiva e ancor di più rispetto a chi non la pratica affatto.

Si tratta di mondi diversi ugualmente affascinanti ma non del tutto sovrapponibili.

Il cultore del fitness ha come obiettivo il raggiungimento di una forma fisica tonica, asciutta ed esteticamente attraente. L’alimentazione serve bilanciare il peso e definire il fisico.

Il soggetto sedentario che cura l’alimentazione ha come obiettivo la salute. Una corretta alimentazione è intesa come utile per la prevenzione di patologie croniche.

Lo sportivo professionista ha come obiettivo la performance. A questi livelli ciò che conta è la possibilità di vincere una competizione, superare un traguardo o realizzare un record personale. L’alimentazione e la corretta integrazione sono gli elementi che possono fare pendere il piatto della bilancia verso la vittoria o l’insuccesso.

Spesso anche tra i professionisti non c’è la consapevolezza reale di quanto sia importante curare l’alimentazione. Quest’ultima è intesa come semplice atto fisiologico e non come alleato per garantire la prestazione sportiva.

Ma come può l’alimentazione avere un ruolo così decisivo? Pensate alle gare di Formula 1 di un tempo: spesso, a parità di prestazioni della macchina, erano le strategie di rifornimento carburante a fare la differenza! E cosi anche per la “macchina” corpo umano: a parità di allenamento un’adeguata strategia alimentare può garantire una performance migliore in quanto dà ai muscoli il “carburante” giusto.

Ma non è solo una questione di performance!

Una volta terminato l’allenamento o la gara bisogna reintegrare i nutrienti persi e favorire il recupero. Anche in questo caso l’alimentazione e l’integrazione giocano un ruolo chiave. Conoscere bene gli alimenti, la loro composizione, le tempistiche di somministrazione e la velocità di digestione è di grande importanza per garantire un recupero ottimale e ricaricare le scorte energetiche. Soprattutto per quegli sport che prevedono più incontri a settimana o addirittura nella stessa giornata.

In aggiunta, una corretta alimentazione aiuta anche a prevenire lesioni e infortuni. Un organismo stressato da continui allenamenti e gare, al quale non viene fornito il giusto nutrimento, sia in termini di macro che di microelementi, sarà infatti più affaticato e più facilmente andrà incontro a infortuni.

In questo campo non ci sono schemi standardizzati ma è tutto un continuo e fine aggiustamento e solo la sinergia tra professionista e atleta può permettere i migliori risultati. Ecco quindi che la preparazione atletica deve necessariamente andare di pari passo con la nutrizione.